immagine di presentazione
In biblioteca

dell'autore


della materia




 
*Paradisi artificiali / Charles Baudelaire ; introduzione di Massimo Colesanti ; postfazione di Enrico Malizia

edizione   Ed. integrale
pubblicazione   Roma : Newton & Compton, 1996
descrizione   157 p. ; 22 cm.
serie   Biblioteca Economica Newton. Classici ; 92
note   Contiene: Del vino e dell'hashish, Il poema dell'hashish, Un mangiatore d'oppio.


Il consumo di sostanze stupefacenti ha un peso centrale nell'esperienza poetica ed esistenziale di Baudelaire. Nel sentire il profumo proibito di questi «fiori del male» - di cui condanna l'abuso - egli non ha avuto intenti moralistici, ma essenzialmente estetici. L'ebrezza artificiale è, per lui, funzionale innanzitutto a produrre una nuova creatività poetica, grazie agli effetti immaginifici e alle inebrianti sensazioni che le droghe inducono. Ma, nello stesso tempo, si disegna qui il dramma personale di Baudelaire, la sua consapevolezza di essere e di sentirsi lacerato fra i due opposti richiami di Dio e Satana, fra l'aspirazione a salire verso l'alto, l'infinito, e il gusto del peccato, il piacere di scendere in basso.
IconaMostra immaginiNascondi immagini
© SoSeBi. srl - per informazioni commerciale@sosebi.it
WebOPAC ver. 4.1 per TLM 4.1