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La *signora delle camelie / Alexandre Dumas ; a cura di Cinzia Bigliosi

edizione   5. ed
pubblicazione   Milano : Feltrinelli, 2017
descrizione   280 p. ; 20 cm.
serie   Universale Economica ; 0064
note   In appendice il libretto della Traviata.


È da una galoppata in senso stretto che ha origine la fortuna della "Signora delle camelie" e, successivamente della "Traviata" di Giuseppe Verdi. Un giorno di settembre del 1844, infatti, di ritorno da una passeggiata a cavallo Alexandre Dumas figlio si recò al teatro parigino dei Variétés, frequentato soprattutto da una aristocrazia della galanteria composta perlopiù da giovani mantenute e dai loro ricchi protettori. In quel variegato ambiente, quella sera, Dumas figlio incontrò la donna che avrebbe segnato la sua vita e la sua fortuna di romanziere. Era alta e sottile, scura di capelli, il viso rosa e bianco. Aveva la faccia minuta, occhi allungati di smalto, come una giapponese, ma vividi e fieri, le labbra di un rosso ciliegia, i più bei denti del mondo, si faceva chiamare Marie Duplessis, ed era conosciuta anche per la voracità con la quale dilapidava i patrimoni degli amanti, alcuni dei quali famosi, come ad esempio Franz Liszt. Alexandre si innamorò dal primo istante di quella giovane, che avrebbe ispirato la protagonista della "Signora delle camelie": una grande storia d'amore senza tempo, un libro che sarebbe diventato in breve tempo un classico della letteratura romantica.
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