Le *notti difficili / Dino Buzzati
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edizione | 3. ed |
pubblicazione | [Milano] : A. Mondadori, 1971 |
descrizione | 353 p. ; 21 cm. |
serie | Scrittori italiani e stranieri |
A cinque anni dal successo de Il colombre, il favoloso squalo con il quale un uomo combatte a distanza per tutta la vita, temendo la morte mentre gli è stata assegnata la felicità, Le notti difficili affermano, splendidamente, le qualità di narratore, le ragioni morali e fantastiche di Dino Buzzati. Quella del racconto, sempre rischiosa, ed oggi abbastanza poco frequentata, è forse la misura più congeniale al talento buzzatiano: nel giro di poche pagine egli concentra le angosce, le fantasie, i dubbi esistenziali dei suoi personaggi, brividi che toccano non tanto la pelle quanto la coscienza. Racconti, apologhi, meditazioni, frammenti lirici che rimandano alle prose prodigiose di In quel preciso momento, formano Le notti difficili: fantasmi di pietra estratti dalle memorie di guerra; costruzioni al limite della verità, dove il narratore si chiede se qualcuno gli crederà; confessioni davanti alla maestà delle "sue montagne"; il diario inquietante d'un soggiorno in clinica; fatterelli quotidiani subito proiettati in una dimensione metafisica o ribaltati con pietà e stupore; "delizie" della vita moderna, gli strumenti della nostra ossessione, automobili, televisori e semafori sensibili. Nuovamente Buzzati, con la straordinaria facoltà di collocare fulmineamente il lettore al centro del gioco narrativo, dentro la trappola di verissime invenzioni, ha riaperto il teatro del suo universo: mai come in Le notti difficili lucidamente, senza stridori, l'eccezionale diventa quotidianità, il movimento assiduo dell'immissione e dell'estrazione di oggetti e simboli, è stato più fertile e allarmante. Anche la prosa si è fatta più semplice, precisa e suggerente; la forza lirica della pagina più netta, come l'affronto di luci e ombre nei pleniluni che trasformano: "le povere parvenze del giorno in un paradiso in cui sarebbe bello naufragare per sempre", lontano dal pozzo della vita. Ne Le notti difficili, Buzzati, con la precisione e la visionarietà di un cronista della pienezza dei tempi, informa sulle battaglie della "superstite fantasia", alla quale "il mondo civile mai più darà pace".