*Tenera è la notte / F. S. Fitzgerald ; introduzione e traduzione di Fernanda Pivano
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edizione | 3. ed |
pubblicazione | Torino : Einaudi, 1978 |
descrizione | XVII, 377 p. ; 20 cm. |
serie | Gli Struzzi ; 46 |
note | In copertina: Il romanzo dell'età del jazz. |
È «l'epoca del jazz». Gli americani ricchi vanno alla scoperta dell'Europa, tra le spiagge della Costa Azzurra, i grandi alberghi di Parigi e di Roma, le cliniche svizzere. Gli uomini - uno psichiatra, un musicista, un romanziere senza impegno, un ufficiale che passa da una guerra coloniale a una spedizione di guardie bianche - si sentono sconfitti e si buttano all'alcool. A vincere sono le donne: una volitiva ragazza-prodigio di Hollywood, la sua saggia madre, un'arrivista matrimoniale che divorzia dal musicista per sposare un pascià, e l'ex paziente dello psichiatra - ora sua moglie - che guarisce mentre lui si rovina.
Quando il libro apparve in Italia nel 1951, Eugenio Montale scrisse: «Basta considerare quello che è forse il capolavoro di Fitzgerald, "Tenera è la notte", tradotto in italiano da Fernanda Pivano, per avvertire la profonda, sensibilissima tempra morale dello scrittore. La vicenda di Dick Diver e di Nicole, del loro amore che rende infine la donna a se stessa ma sacrifica l'uomo sotto la spuma di tanti frivoli dialoghi e false situazioni, resta uno dei migliori esempi della letteratura americana, dai tempi di Henry James a oggi; rigoroso e armonico nelle linee generali, nervoso nel disegno, prezioso nei colori, tutto lascia pensare che, stagionando, il libro acquisterà ancora in qualità».