Tommaso Aricò è un ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza, forte di un edipo irrisolto, tutt'altro che privo di buoni sentimenti ma afflitto da segreti e frequentazioni inconfessabili. Vive in un mondo dominato dal potere del denaro dell'alta finanza, un mondo cinico e corrotto nel quale l'unica morale regnante è quella dei furbetti di quartiere, dei politici collusi e delle starlette della televisione. Un orizzonte deforme e gretto, dove la distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Tra olgettine intelligenti i scrittrici impegnate, tra un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale, i soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile. E le maschere dietro cui Tommaso si nasconde diventano la sua unica, agghiacciante verità.
Con il suo stile mimetico e complice, Walter Siti conduce un'indagine narrativa eccezionale sulle mutazioni profonde della contemporaneità: tra cronaca e romanzo, delinea l'inferno in cui è precipitata unka società afflitta da un'inesauribile, e autodistruttiva, fame di accumulo.