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Lo *straniero / Albert Camus

edizione   7. ed
pubblicazione   Milano : Gruppo editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas, 1987
descrizione   91 p. ; 19 cm.
serie   Tascabili Bompiani. Narrativa
note   Traduzione di Alberto Zevi. - Edizione speciale per i lettori dell'"Espresso".


Pubblicato nel 1942, "Lo straniero", un classico della letteratura contemporanea, sembra tradurre in immagini quel concetto dell'assurdo che Albert Camus andava allora delineando e che troverà teorizzazione nel coevo "Il mito di Sisifo". Protagonista è Meursault, un modesto impiegato che vive ad Algeri in uno stato di indifferenza, di estraneità a se stesso e al mondo. Un giorno, dopo un litigio, inesplicabilmente Meursault uccide un arabo. Viene arrestato e si consegna, del tutto impassibile, alle inevitabili conseguenze del fatto - il processo e la condanna a morte - senza cercare giustificazioni, difese o menzogne. Come Sisifo, Meursault è un eroe "assurdo": la sua lucida coscienza del reale gli permette di giungere attraverso una logica esasperata alla verità di essere e di sentire. "È una verità ancora negativa," ebbe a scrivere Camus in una prefazione per un'edizione americana dello "Straniero", "senza la quale però nessuna conquista di sè e del mondo sarà mai possibile. Opera narrativa tra le più rigorose della letteratura europea, Lo straniero è, con La peste, la più popolare di Camus, figura di grande rilievo nel panorama letterario, protagonista controverso assieme a Sartre dell'esistenzialismo, premio Nobel per la letteratura nel 1957.
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