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| *Tifone / Joseph Conrad
| pubblicazione | Milano : Gruppo Editoriale Fabbri, Bompiani, Sonzogno, Etas, 1987 | descrizione | 93 p. ; 19 cm. | serie | Tascabili Bompiani | note | Traduzione di Bruno Oddera. - Edizione speciale per i lettori dell'"Espresso". |
Scrittore di straordinaria modernità, Conrad fece irruzione alla fine dell'Ottocento sulla scena letteraria ormai lasciata vuota dai vittoriani: un marinaio polacco che fino a ventitrè anni non aveva conosciuto la lingua inglese, destinato a divenire famoso proprio per le opere scritte in quella lingua.
Definito - e l'autore se ne risentiva - uno scrittore di mare, dei tropici, un descrittivo, un romantico, un realista, Conrad precisò con tenacia la propria linea poetica, l'intenzione di "toccare il valore ideale delle cose, degli avvenimenti e degli esseri", utilizzando istintivamente "toni drammatici e narrativi". Anche Tifone, la storia del Nan-Shan, una nave carica di coolies incappata in una rovinosa tempesta, fu, al suo primo apparire, valorizzato per gli aspetti impressionistici e simbolici: in realtà la tempesta rappresenta - scrisse l'autore in una nota - solo un'occasione, uno spunto narrativo. Autore problematico, difficilmente inseribile nella tradizione degli scrittori di libri d'avventure, precursore dello stream of consciousness, Conrad è decisamente amato dai lettori di oggi, forse per "la fissità magnetica che lo fa indugiare intorno a persone e a fatti che tanto lo ispirano quanto rimangono per lui avvolti nel mistero..." forse per "la tecnica del racconto che procede per vie tortuose e indirette, cariche d'immenso potere suggestivo". (M. Praz) |
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