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La *figlia di Iorio : Tragedia pastorale in tre atti / Gabriele D'Annunzio ; con una cronologia della vita dell'autore e del suo tempo e una bibliografia ; introduzione di Eurialo De Michelis

edizione   Rist
pubblicazione   Milano : A. Mondadori, 1987
descrizione   172 p. ; 19 cm.
serie   Gli Oscar. Teatro e cinema ; 24


Scritta nel 1903, rappresentata e ristampata innumerevoli volte, La figlia di Iorio si legge oggi con animo diverso da quello di allora, con forse minor attenzione alla pura successione dei fatti e maggiore invece al senso totale della rappresentazione. La vicenda appassionata e tragica di Aligi, che ha "dormito settecent'anni" e di Mila di Codro, peccatrice nel senso più arcaico e favoloso del termine, non ha di reale che alcuni movimenti indispensabili: il resto, il valore definitivo, bisogna ricercarlo nel modo con cui la realtà, per pura forza di poesia, riesce a trasformarsi in mito. C'è insomma, nella Figlia di Iorio, la condizione di un'Italia "senza tempo" sorpresa alle radici della propria vita, con sentimenti che prima di essere individuali sono corali, e religiosi nel significato più aperto possibile. È appunto questa religiosità (che in D'Annunzio deriva dall'attaccamento alla propria terra e alle sue leggende) che oggi ha finito per riassumere in sè il valore dell'opera, indicandoci un modo di leggerla nuovo e più adeguato.
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