A bordo di uno yacht ancorato sul Tamigi in attesa del riflusso della marea, Marlowe racconta a un gruppo di amici la propria avventura sul fiume Congo. Assunto da una compagnia belga che commercia in avorio è inviato a sostituire un capitano ucciso dagli indigeni. Durante il viaggio verso la stazione della compagnia, Marlowe ha un primo impatto con il fascino della natura africana e con i discutibili metodi della colonizzazione. Sente parlare di Mr. Kurtz, l'agente commerciale che si trova nell'avamposto più interno del fiume e che riesce ad assicurare alla compagnia ingenti quantità d'avorio. Di lui non si hanno più notizie. Si prepara allora a risalire il Congo per portare rifornimenti alle stazioni interne e per avere notizie di Kurtz. Dopo due mesi di navigazione, che si prefigurano come una vera e propria discesa agli inferi, Marlowe giunge nel villaggio di Kurtz. Incontra un uomo ammalato, reso quasi folle da anni di solitudine, un capo sanguinario, temuto e venerato come una divinità e circondato da uno scenario di morte. Convinto a fatica a rimpatriare, Kurtz muore sul battello gridando l'orrore dell'esperienza vissuta. Tornato in Europa Marlowe va a trovare la fidanzata di Kurtz, cui però non ha il coraggio di dire la verità.