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L'*età breve : romanzo / di Corrado Alvaro

pubblicazione   Milano ; Firenze ; Roma : Bompiani, 1946
descrizione   297 p. ; 21 cm.


Infanzia, fanciullezza, adolescenza, fino alle soglie della vita adulta, non più come rimpianto di paradiso perduto ma come il tempo in cui si forma l'uomo. Il protagonista non è il fanciullo, e poi il ragazzo e poi l'adolescente, e non può essere; bensì tutti quelli che gli stanno intorno e fra cui egli scoprirà il bene e il male, e ne acquisterà l'impronta per tutta la vita. L'azione si svolge in paese, a Roma, in un collegio, poi di nuovo in paese, al principio del secolo. Mosso per vie interne, in continue illuminazionie precipitazioni, questo libro, più che una storia del tempo, è una storia di sentimenti, una storia intima in cui molti dovrebbero riconoscersi, e con quello che non hanno mai osato neppure dirsi. Di quella storia si vedono gli aspetti superiori, già decantati secondo una lirica saggezza. I fatti si susseguono, incalzano, ciascuno secondo una sua luce. Lo scrittore si vieta ogni indugio o compiacenza. Sembra che si limiti a ordinare tutto secondo una memoria antica, di antichi dolori e ansie e gioie. Vi sono gesti, anche minimi, atteggiamenti anche provvisori, che hanno la plastica di un mondo di scavo tornato alla luce. E le figure sono qui in tutte le loro dimensioni umane. Il primo lettore di questo libro ha concluso che, fra cento anni, uno storico potrebbe ricercarvi alcuni elementi per una storia intima dei mali d'Italia. Lo scrittore aggiunge che colui vi potrebbe trovare anche gli elementi della forza vitale italiana. E se il lettore d'oggi vi si appassionerà, vedrà poi il dramma e la commedia di questa umanità ingrandire con gli anni e arrivare fino a noi.
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