*Naif.Super / Erlend Loe ; traduzione e postfazione di Giovanna Paterniti
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edizione | 5. ed |
pubblicazione | Milano : Iperborea, 2022 |
descrizione | 242 p. ; 20 cm. |
serie | Gli Iperborei ; 103 |
«La mia vita è strana ultimamente; è arrivata a un punto in cui ho perso interesse per tutto». Prima o poi capita a chiunque di trovarsi in una selva oscura, grande o piccola che sia. Al protagonista di Naif.Super succede il giorno del venticinquesimo compleanno: sconfitto a croquet dal fratello, di colpo si rende conto che «niente più quadra». E così abbandona l'università, il lavoro saltuario al giornale, la stanza in affitto, vende tutti i suoi scarsi beni tranne la bicicletta, e si rifugia nell'appartamento del fratello, dove passa le giornate sdraiato sul divano a cercare di capire se è possibile, ripartendo dal grado zero, recuperare la voglia e il senso del vivere. La classica storia di un ragazzo in crisi d'identità diventa, attraverso l'umorismo di Loe, la sua autoironia e sovversiva ingenuità, non solo l'espressione del malessere di una generazione spersa tra l'infinito numero di possibilità e conoscenze di cui non sa che farsene, ma anche una sostanziale rimessa in questione del mondo esistente. Forse, come il protagonista, si dovrebbe davvero provare a ricominciare da capo. Lanciando un pallone contro il muro, martellando chiodi di plastica in un banco da falegname, scambiando fax con l'amico Kim e scrivendo elenchi di tutto, come per ritrovare un contatto con se stesso.
Un libro che medita sul tempo e sulla felicità, sull'amore e sul frisbee, e ci aiuta a credere che la purificazione dell'anima sia possibile. Con il gioco e il divertimento.