Ci sono momenti in cui i ripetuti insuccessi, un matrimonio a rotoli, lo stress o la solitudine sembrano davvero troppo: non è meglio farla finita con questo mondo che pare sempre meno «un luogo adatto all'uomo»? Seduto sui gradini di casa con una bottiglia di birra in mano, Onni Rellonen, imprenditore fallito, decide di dire basta a «quel suo vivacchiare privo di senso». Ma cosa succede se il fienile scelto per l'atto finale è già occupato da un colonnello a riposo risoluto a mettere fine ai suoi giorni? Non ci saranno anche molti altri nelle stesse condizioni, con cui varrebbe la pena di spartire timori, rischi e spese, per un dignitoso suicidio collettivo? E così, caricati sulla Saetta della Morte, lussuoso pullman dotato di ogni comfort, trentatré aspiranti suicidi unitisi nella Libera Associazione Morituri Anonimi partono alla ricerca del migliore strapiombo d'Europa da cui lanciarsi. Sotto il comando del colonnello Kemppainen, frustrato da un'epoca così pacifica, con l'assistenza di Rellonen e della vicepreside Helena Puusaari, crepuscolare trentacinquenne dai capelli rossi con l'hobby di struggenti passeggiate nei cimiteri, il gruppo di disperati parte per un fatale Grand Tour, che diventerà presto il più gioioso manifesto della voglia di vivere. Dalle falesie di Capo Nord ai burroni della Furka, fino all'estrema punta dell'Algarve, tra amicizie, solidarietà e nuovi amori, la banda degli apprendisti suicidi sarà immancabilmente raggiunta dall'irriducibile nemico da cui ha tentato di fuggire: la vita.