L'ossessione della colpa, del peccato e della dannazione pervade questo romanzo di Nathaniel Hawthorne ambientato nella Boston puritana del XVII secolo. È la storia di Hester Prynne, perseguitata come adultera dopo essere stata scoperta madre di una figlia avuta da un amore illegittimo. Il marito, un anziano scienziato inglese, non ha ancora raggiunto la moglie nel Massachusetts quando scoppia lo scandalo. La donna viene punita secondo le leggi del tempo: esposta alla berlina, è condannata a portare cucita sul petto per tutta la vita la lettera A (Adultera) che lei stessa ha ritagliato in un panno scarlatto. Nonostante le sofferenze e le umiliazioni Hester rifiuta ostinatamente di fare il nome dell'amante. A questo punto entra in scena il marito, che era stato dato per morto in un naufragio. Egli le impone di non rivelare la sua presenza e si mette, sotto il falso nome di Roger Chillingworth, a cercare l'uomo con il quale Hester ha avuto la figlia. Ci riesce: è il giovane reverendo Arthur Dimmesdale. Il sacerdote soffre da tempo per ciò che ha commesso, ma l'orgoglio gli impedisce di confessare. I fatti però, alla fine, prendono una piega inattesa. Secondo la critica più accreditata La lettera scarlatta è uno dei libri più significativi della letteratura americana in quanto rappresenta la storia della fondazione di una comunità attraverso il sacrificio, inteso come rito di passaggio dal Vecchio al Nuovo Mondo.