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*Uno, nessuno e centomila / Luigi Pirandello ; introduzione di Giovanni Croci ; cronologia della vita di Pirandello e dei suoi tempi e bibliografia a cura di Corrado Simioni

edizione   21. ed
pubblicazione   Milano : A. Mondadori, 1989
descrizione   IL, 224 p. ; 19 cm.
serie   Gli Oscar ; 128
Gli Oscar. Narrativa ; 99


In tempi di discussione sulla tecnica e sulla struttura del romanzo, l'ardito taglio narrativo di Uno, nessuno e centomila offre al lettore insospettati motivi di interesse. A un lungo monologo, fuori di ogni convenzione esterna, è affidato il dramma di Vitangelo Moscarda, un uomo come tanti, che vive contento della propria condizione fino al giorno in cui la moglie, con ignara leggerezza, gli fa notare un'imperfezione del suo naso: Moscarda comprende di non essere quale egli stesso si è veduto sino allora, ma di impersonare una realtà sfuggente e molteplice, riflessa dagli occhi altrui. Si sente annullato nella sua esteriorità, e questo è il principio della follia... Abbandonato dalla moglie, costretto a vivere in un ospizio, si profila per lui una vera e propria morte civile, tanto più pietosa se si considera l'assurda banalità che ha provocato la crisi. Pirandello, con una tecnica analitica che precorre molte delle odierne tendenze narrative, riesce a infondere la sua tormentata problematica nel vulnerabile e indifeso Moscarda, facendone una delle figure più intense e umane di tutta la sua opera.
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