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*Cenere / Grazia Deledda ; con un'introduzione all'opera e una bibliografia a cura di Vittorio Spinazzola

edizione   3. rist
pubblicazione   Milano : A. Mondadori, 1980
descrizione   XVI, 242 p., 4 p. di tav. : ill. ; 19 cm.
serie   Gli Oscar. Narrativa ; 310
Gli Oscar ; 492


Cenere appartiene al periodo più felice dell'arte di Grazia Deledda, quando la sua ispirazione più consapevolmente trae forza e si motiva nell'evocazione della terra natale. La vicenda è imperniata su un conflitto di passioni elementari che soggiacciono a una sorte implacabile: la disarmata umanità di Olì che va trepida incontro all'amore e troppo presto conosce il disinganno; l'inconscia crudeltà dell'amante Anania che insegue favolosi tesori e infine l'abbandona con un figlio; l'accorata pietà di questi, mista a timoroso rispetto umano nei confronti di una madre che costituisce il più grave ostacolo alla sua felicità. Per salvare l'onore del figlio, Olì, incapace di riscatto, si uccide. Il giovane sconvolto apre l'amuleto che la madre gli aveva messo al collo da fanciullo, e vi trova soltanto della cenere, presagio di un destino ineluttabile. La tipica atmosfera deleddiana dove le cose vibrano di inquietudini soprannaturali, la profonda analisi psicologica, fanno di Cenere una delle opere più incisive di Grazia Deledda.
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