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Il *libro tibetano dei morti / a cura di Namkhai Norbu

edizione   Ed. integrale
pubblicazione   Roma : Newton Compton, 2002
descrizione   126 p. : ill. ; 22 cm.
serie   Grandi Tascabili Economici ; 490
note   Traduzione dall'originale tibetano di Namkhai Norbu.


Questo classico della religiosità orientale, qui tradotto direttamente dall'originale e arricchito da una serie di suggestive illustrazioni, appartiene - con Il libro egizio dei morti, con la liturgia cristiana dei defunti e con il rituale cinese del culto degli antenati - al filone di scritture arcaiche attraverso le quali l'uomo ha tentato di affrontare l'angosciante problema della morte, proponendo soluzioni che leniscono il terrore e rassicurino il vivente sul suo ignoto destino. Nel fiorito linguaggio di questo rituale tibetano, la morte si configura in modo radicalmente diverso sia dall'idea di un'integrazione nella gloria divina, sia dal concetto di una dissoluzione totale. Nel tempo intermedio fra la morte fisica e il destino finale, il defunto conserva un "principio cosciente" sul quale opera il monaco recitante che, mediante la lettura del testo, ingenera in quel "principio" esperienze visionarie ed evoca le immagini terrifiche degli dèi. In virtù di questo rito il defunto/vivente accede a una perfetta conoscenza liberatoria del sé e può realizzare la rinascita.
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