Durante la canonica vacanza estiva sul litorale veneto l'anziana Elvira si sente male e i medici la danno per spacciata. I tre figli, Tiziana, Gabriele e Flavio Calore si ritrovano al capezzale della madre morente e fanno i conti con le proprie inettitudini e i propri fallimenti. Flavio è un attore che non è riuscito a sfondare ma lascia credere che manca poco alla grande affermazione. Gabriele si è lasciato rovinare da una serie di compagne accaparratrici e ora è ossessionato dal pensiero di poter guadagnare abbastanza per curare il figlio Enri, portatore di una malattia degenerativa. Tiziana è frustrata e coltiva fantasie bovariste per sfuggire al marito e alla figlia. Al capezzale di Elvira i tre fratelli Calore si domandano che sarà dell'eredità della madre, che ognuno ha intenzione di reclamare per sé. Elvira occupa, immota, la stanza d'albergo ma non muore: intanto la tensione aumenta, anche perché si scopre che il suo conto è stato abbondantemente alleggerito. I fratelli si accusano a vicenda. Elvira sembra riscuotersi e accedere a una nuova luce.