I consensi e la simpatia che han tenuto vivo il successo del primo romanzo LE PICCOLE DONNE, edito in questa collana, si ritrovano intatti fin dalle prime righe di questo secondo volume. Quando la mamma delle fanciulle, a cui si è voluto bene come ad amiche preziose, esclama: «Che cosa altro potreste aspettarvi da chi ha quattro allegre ragazze e un brillante giovanotto come vicino?» è come se si aprisse un velario su uno sfondo noto ed apparissero visi cari a cui poter chiedere, confidenzialmente, il segreto dei futuri avvenimenti. In tutto il libro vi sono note altamente gaie, sentimentali, tristi e, purtroppo, anche drammatiche ma il «concerto» che accompagna la famiglia March, fin dai tempi in cui le fanciulle sbocciavano alla vita, non ha mai stonature ma sale con dei crescendo ora patetici ora eroici che vibrano e fanno vibrare le corde più sensibili di chi sa ascoltare tutta la profonda poesia che si cela dietro rinunce e sacrifici. L'amore investe le sorelle March non come un vento impetuoso ma come una brezza leggera capace, tuttavia, di spegnere l'ardore di impossibili sogni.