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| Lo *strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde / Robert Louis Stevenson ; prefazione [di] Sandro Veronesi ; traduzione e note [di] Oreste Del Buono
| pubblicazione | Milano : RCS, 2002 | descrizione | 140 p. ; 21 cm. | serie | I grandi romanzi ; 2 | note | Supplemento al quotidiano "Il Corriere della Sera" |
È la storia di un dottore che scopre in una droga il mezzo per trasformarsi in una creatura mostruosa. Ambientato nella Londra del XIX secolo, il romanzo di Stevenson ha inizio in una strana cittadina, con una chiacchierata tra l'avvocato Utterson e suo cugino Enfield. Passeggiando, i due superano una casa che ricorda Enfield una brutta vicenda: in quell'abitazione era vissuto un certo signor Hyde che aveva picchiato brutalmente una bambina. Utterson resta scosso dal racconto e se ne torna a casa. Ma poco dopo, nel suo studio, fa una scoperta inquietante: il beneficiario del dottor Jekyll è il signor Hyde. Si mette così sulle tracce di Hyde. Lo trova, gli parla, ma la conversazione dura pochi secondi perchè Hyde interrompe il colloquio bruscamenete e sparisce. Invano l'avvocato chiede chiarimenti al dotto Jekyll, di cui è molto amico: il medico è evasivo e, anzi, a un certo punto non si fa neppure trovare. La tensione sale, i colpi di scena si susseguono, c'è un omicidio. Chi ne è l'autore? Utterson insiste con il dottor Jekyll per conoscere la verità. Ma questa verrà alla luce solo negli ultimi due capitoli.
Caratterizzato da un ritmo incalzante, il libro di Stevenson esprime la convinzione dello scrittore che la mente umana abbia una doppia natura. Ma è anche un'efficace denuncia dell'ipocrisia della società vittoriana. |
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