Nella Milano occupata dai nazisti, durante il mite inverno del '44, un giovane comandante partigiano, nome di battaglia Enne 2, si interroga tra un'azione e un'alta sul senso del suo stare al mondo, sulla natura dell'essere umano, sull'amore impossibile che lo tormenta. La guerra, le bombe, gli attentati, i continui appuntamenti col destino non annullano la sua voglia di capire, di sentire, di amare: anzi, essa si insinua nella sua vita come una lama di doloroso rimpianto, come la testimonianza di una perdita che nell'inferno di quei tempi appare pressochè definitiva. La crisi di Enne 2 è una crisi silenziosa, quasi attonita; e se non arriva a impedirgli di agire, perchè comunque le ragioni della guerra vincono su tutto, certo non gli consente di sentirsi un eroe, di crdere fino in fondo in quello che fa, e di farlo credere a noi.
Pubblicato nel 1945, quasi in persa diretta con gli eventi che descrive, "Uomini e no" è uno dei migliori frutti letterari della stagione della Resistenza.